L’Rspp (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ) è sempre più coinvolto nelle relazioni che riguardano la sicurezza sul lavoro.
Una delle responsabilità attribuite all’RSPP è l’Alternanza Scuola Lavoro, voluta dalla legge 107/2015 (La Buona Scuola), che prevede un’interazione tra le scuole e gli ambienti di lavoro. Nel concreto, per un breve periodo di tempo gli studenti soggiorneranno all’interno di strutture aziendali allo scopo di entrare in contatto con il mondo del lavoro e avere un’idea più chiara delle prospettive post corso di studi.
Con l’Alternanza Scuola Lavoro è stato introdotto un nuovo metodo didattico e di apprendimento, sincronizzato con le nuove esigenze del mondo del lavoro che pone in contatto diretto gli studenti e le aziende.
In quest’ottica è stato stabilito un monte ore obbligatorio: 400 ore per gli istituti tecnici e professionali e 200 ore per i licei.
L’Alternanza Scuola Lavoro fin dal principio ha diviso l’opinione pubblica: se per alcuni l’iniziativa del MIUR ha una rilevanza strategica per il futuro collocamento degli studenti, altri pensano che sia una grande perdita di tempo, spreco di energie e lavoro di affiancamento non retribuito.
Salute e sicurezza degli studenti in Alternanza Scuola Lavoro
Le norme sulla sicurezza degli ambienti di lavoro trovano applicazione anche nel caso di studenti coinvolti in percorsi di Alternanza Scuola Lavoro. In questo caso infatti lo studente, viene comunque equiparato al lavoratore e diventa destinatario delle stesse misure di tutela della sua salute e sicurezza nel periodo di permanenza negli ambienti di lavoro aziendali. Lo studente, i genitori o i tutori legali verranno informati dalla scuola, in accordo con il titolare dell’azienda, di questo status di lavoratore equiparato e quindi dei conseguenti obblighi comportamentali durante la permanenza in ambiente di lavoro.
Da parte loro, la Scuola e gli studenti che partecipano a programmi di alternanza scuola lavoro in strutture ospitanti dovranno rispettare gli obblighi del lavoratore previsti dall’art. 20 del TUS (Testo Unico Sicurezza Lavoro) su cui saranno debitamente informati.
Le competenze dell’azienda ospitante sono:
- Garantire il pieno rispetto delle norme antinfortunistiche e di igiene del lavoro
- Verificare che le attività da assegnare agli studenti non siano tra quelle vietate e ad alto rischio
- Individuare il tutor interno che si rapporti con il referente delegato dalla scuola
- Richiedere l’attestazione della formazione già erogata e ricevuta dal ragazzo che viene ospitato nella struttura
- Fornire la formazione specifica o integrare quella già fornita dalla scuola per un totale di 12 ore per le lavorazioni ad alto rischio, 8 ore per il rischio medio e 4 ore per il rischio basso
- Rilasciare attestato per la formazione specifica erogata
- Prevedere un addestramento nel caso di utilizzo da parte dello studente di attrezzature e macchine per le quali è previsto
- Fornire i dispositivi di protezione individuale, se non già in possesso dello studente, e la relativa formazione per il corretto utilizzo degli stessi
- Provvedere alla sorveglianza sanitaria aggiuntiva, qualora necessaria in quanto indicato dal documento di valutazione dei rischi aziendale
- Nel caso fosse previsto la frequentazione di cantieri, l’impresa dovrà aggiornare il POS e dotare l’allievo di cartellino di riconoscimento.